GLI ADOLESCENTI TOSCANI
a cura di Martina Lumini
26 Febbraio 2024
Mozione
In data 12 febbraio 2024 è stata presentata in Consiglio regionale la mozione n. 1565 del 12 febbraio 2023.
Con il presente testo si impegna il presidente e la Giunta regionale “ad organizzare entro i primi mesi del 2024 un tavolo di confronto con i professionisti del settore finalizzato alla creazione di centri regionali di riferimento per gli adolescenti e le loro famiglie dislocati in ciascuna provincia toscana”.
La mozione pone l’attenzione sui giovani e, più nello specifico, sulle difficoltà tipiche dell’adolescenza; essa, infatti, rappresenta un periodo di transizione verso la vita adulta, costellato da sensazioni e momenti positivi di crescita, ma anche da momenti di difficoltà, di insicurezza e di fragilità; è proprio in questi anni che ragazzi e ragazze attraversano mutamenti fisici e caratteriali che, in alcuni casi, possono generare disagi, cambiamenti nel modo di pensare e agire.
Durante il periodo dell’adolescenza, solitamente, cambiano anche le modalità di interazione del ragazzo/a con i propri genitori e, conseguentemente, anche il relazionarsi dei genitori con i figli dovrà adeguarsi a questi cambiamenti in quanto, come riportato nella stessa mozione, “le modalità relazionali utilizzate nelle fasi di vita precedenti all’adolescenza risultano essere totalmente inadeguate”.
Alle complessità che normalmente seguono il periodo adolescenziale si aggiungono le peculiarità del periodo storico che stiamo vivendo, che hanno accentuato le difficoltà collegate a un periodo di vita dei ragazzi già di per sé non semplice.
La pandemia da Covid-19 ci ha costretto a un prolungato isolamento sociale che, secondo i dati riportati dall’Ordine degli Psicologi della Toscana, ha fatto registrare un aumento delle richieste di aiuto del 69%; incremento che, per quanto riguarda gli adolescenti, ha raggiunto un +81%.
L’impatto della pandemia sulla salute pubblica e in particolare sul benessere psicofisico dei più giovani è stato devastante: infatti, sempre secondo i dati dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, le sintomatologie prevalentemente rilevate sono state stati d’ansia (36%), problemi relazionali (20,5%) e depressione (17,5%).
L’ulteriore peculiarità dell’attuale periodo storico è costituita dal ruolo che i social ricoprono nelle vite di ciascuno di noi, ma in particolare in quelle degli adolescenti; si tratta di servizi digitali che fanno parte della quotidianità e che, in molti casi, riporta la mozione, “accentuano il gap socioculturale con i propri genitori, rischiando di rafforzare in alcuni giovani il convincimento di non poter essere compresi e/o accettati (..)”.
Alla luce del contesto descritto, si evidenzia la mancanza di “risposte territoriali, organizzate e tempestive che possano permettere un’accoglienza della sofferenza emotiva dei minori”: sul punto, il testo della mozione evidenzia che i servizi presenti sono attualmente sottodimensionati, spesso coinvolti in ritardo o non in grado di poter attivare una rete di supporto continuo al giovane.