MISURE PER LA TUTELA DEI MINORI
a cura di Redazione Ogl Toscana
16 Aprile 2018
In data 16.02.16 è stata presentata al Consiglio Regionale della Toscana la proposta di legge n. 73 relativa a “Misure per la tutela dei minori nell’ambito dei nuclei familiari in situazioni di indigenza” attualmente in Commissione.
La presente proposta muove da una duplici premessa (implicitamente desumibili dalle normative richiamate nel preambolo): da una parte, la famiglia d’origine viene ritenuta il contesto migliore nel quale il minore può crescere e sviluppare la propria personalità, dall’altra, la separazione di quest’ultimo dai propri genitori viene vista come l’extrema ratio da applicare in quei casi in cui la continuazione della convivenza risulti pregiudizievole per il minore stesso (a titolo di esempio nei casi di maltrattamenti, abuso, abbandono etc).
Nello specifico, si afferma che la condizione di indigenza in cui possono trovarsi i genitori non può giustificare e/o ostacolare il diritto del minore a crescere all’interno della propria famiglia.
Troppo spesso, infatti, in presenza di nuclei familiari con difficoltà economiche – casi, ad oggi, molto frequenti – si è soliti avvalersi dell’istituto dell’affidamento, ad altre famiglie e/o a istituti pubblici o privati, invece di cercare di porre in essere interventi, non solo di natura economica, diretti a ripristinare l’equilibrio familiare.
La proposta di legge n. 73/2016 si compone di cinque articoli di cui:
- L’art. 1 promuove gli interventi di sostegno alle famiglie indigenti al fine di evitare la separazione dei minori dai genitori;
- L’art. 2, al suo primo comma, chiarisce il concetto di “stato di indigenza” attraverso l’elencazione di tre tipologie: – indigenza economica;
– sfratto per morosità;
– mancanza di sistemazione abitativa.
Al secondo comma, invece, si identificano i tipi di intervento messi a disposizione per porre rimedio a detto stato d’indigenza: essi consistono in aiuti economici ed abitativi.
Infine, l’ultimo comma tiene a precisare, in conformità con le premesse già esplicitate, il carattere prioritario di detti interventi rispetto all’allontanamento del minore dalla propria famiglia;
- L’art. 3 indica l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) quale parametro di riferimento per l’accesso agli interventi di sostegno;
- Gli artt. 4 e 5, infine, provvedono ad apportare delle modifiche alla l.r. 41/2005, rubricata “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, al fine di adeguare il testo ai contenuti della proposta di legge n. 73/2016, introducendo due nuovi commi agli artt. 7 e 53, in particolare:
– “art. 7, comma 7-bis. I provvedimenti dei servizi sociali con cui, nell’ambito del percorso assistenziale personalizzato, si dispone o si promuove l’allontanamento del minore dal nucleo familiare per cause di indigenza, contengono la motivazione esplicita circa la mancata adozione di misure di carattere economico e abitativo idonee a permettere il mantenimento del minore nell’ambito del nucleo familiare”;
– “art. 53, comma 3-bis. Gli indirizzi adottati dalla Giunta regionale ai sensi del comma 2, lettera e), promuovono gli interventi di sostegno alle famiglie in stato di indigenza con carattere prioritario rispetto agli interventi comportanti l’allontanamento del minore dal nucleo familiare”.
NOTA: La questione esaminata dalla presente proposta di legge risulta estremamente attuale, in quanto rispecchia le problematiche che molte famiglie, ad oggi, sono costrette a fronteggiare come conseguenza della crisi economica che sta interessando, ormai da diversi anni, il nostro Paese.
Molte sono le persone che hanno perso il lavoro o che lavorano con contratti di pochi mesi o settimane ed in questa condizione risulta difficile poter garantire un’esistenza serena ed equilibrata ai propri figli.
Il merito che si riconosce a questa proposta è quello di cercare di tutelare, quanto più possibile, la famiglia e l’importanza che quest’ultima ricopre nel processo di crescita del minore.
L’obiettivo da perseguire dovrà essere quello di ridurre gli allontanamenti dei minori dal nucleo familiare d’origine e favorire un piano di aiuti – diretti, non soltanto a fornire un sostegno economico ma ad aiutare detti individui nella ricerca di un’occupazione, di una casa etc – che consenta alle famiglie – e quindi ai genitori – di poter continuare a crescere con dignità e serenità i propri figli.
In una società costellata di incertezze – di carattere lavorativo, economico, etico – rincuora vedere proposte di legge dirette a salvaguardare un valore, come quello della famiglia, molto spesso non valorizzato e trascurato.
(Proposta di legge regionale n. 73 del 16.02.16, Fratelli d’Italia, Consigliere Giovanni Donzelli)