GARANTIRE LUGHI DIGNITOSI DEDICATI AL CULTO ISLAMICO IN TOSCANA
a cura di Redazione Ogl Toscana
16 Marzo 2018
Nella seduta del 30 agosto 2017 è stata approvata dal Consiglio Regionale la mozione n. 872 in merito “alla necessità di garantire l’esistenza di luoghi dignitosi appositamente dedicati al culto islamico in Regione Toscana”. Con questa mozione – approvata con 17 voti favorevoli e 7 contrari – il Consiglio impegna la Giunta regionale ad attivarsi con un ruolo di coordinamento e stimolo nei confronti degli enti locali affinché possa essere garantita l’esistenza di luoghi appositamente dedicati al culto e alla cultura islamica, dotati delle necessarie caratteristiche strutturali e igienico-sanitarie, nonché inseriti armoniosamente nel rispettivo contesto territoriale. Il problema dei luoghi di culto islamici in Toscana non è di scarsa rilevanza in quanto, dall’esame dei dati attinenti all’anno 2016 rilasciati dalla Fondazione ISMU – Iniziative e studi sulla Multietnicità – emerge chiaramente che nella nostra Regione sono ben 104.400 i cittadini stranieri di religione musulmana e che, fatta eccezione per la moschea di Colle Val d’Elsa, in Toscana esistono solo luoghi provvisoriamente adattati allo scopo di culto e in ogni caso incapienti per accogliere tutti i fedeli. Questa criticità era già stata rilevata dal Presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, il quale in un intervento aveva affermato che “Non è possibile che si debba pregare negli scantinati, a volte anche in condizioni igienico-sanitarie non accettabili, oppure sui marciapiedi, come ci capita di vedere nella civile Firenze”.
NOTA: Si tiene a ribadire quanto già esternato nella nota relativa alla proposta di legge regionale n. 103/2016, in merito alla necessità di tutelare la libertà di culto quale diritto garantito dalla nostra Costituzione. Ci auguriamo che le autorità preposte possano prendere coscienza di un problema che non può più essere rimandato o posto in secondo piano. Le recenti ondate migratorie, che hanno interessato l’Italia, devono far accendere i riflettori sul problema dell’integrazione in modo da porre fine al proliferare di moschee abusive sottratte a qualsiasi tipo di controllo in termini igienico-sanitario e di sicurezza. Gli interventi atti a garantire e regolamentare l’apertura di nuovi luoghi di culto per i fedeli, anche attraverso la possibilità di progettare aree apposite da individuare sulla base del tessuto urbano locale, sono necessari per bilanciare la libertà di culto di tutti i fedeli (a prescindere dalla fede professata) con l’esigenza di garantire/tutelare la convivenza tra residenti e stranieri.
(Mozione n. 872 approvata nella seduta del Consiglio regionale del 30.08.17, Consiglieri Sarti, Fattori e Bianchi)