TEATRO IN CARCERE
a cura di Redazione Ogl Toscana
15 Dicembre 2022
Mozioni
In data 18 novembre 2022 è stata presentata in Consiglio regionale la mozione n. 1104/2022 avente a oggetto “misure regionali di sostegno all’Associazione Culturale Carte Blanche di Volterra”.
Con il presente testo si impegna il Presidente e la Giunta Regionale:
“– ad attivarsi al fine di confermare il sostegno, anche per le annualità successive rispetto a quanto previsto dalla richiamata l.r. 79/2019, in favore dell’associazione culturale Carte Blanche in quanto necessarie a sostenere la progettazione e la realizzazione di laboratori teatrali all’interno della Casa di reclusione di Volterra in una prospettiva di socializzazione e partecipazione della popolazione detenuta a tali attività teatrali;
-a prevedere, parimenti, nell’ambito della prossima programmazione regionale in materia culturale specifica attenzione all’esperienza del teatro in carcere, riconoscendo le peculiarità dell’esperienza della Compagnia della Fortezza per come richiamate in narrativa anche alla luce dell’avvio del percorso per la realizzazione di una struttura teatrale all’interno della Casa di reclusione di Volterra”.
La Casa di reclusione di Volterra, posta all’interno della Fortezza medicea della città, era originariamente costituita da due distinte sezioni: una destinata al regime carcerario ex art. 41-bis ord. pen; l’altra, di media sicurezza, destinata ad accogliere i detenuti con condanne definitive di medio-lungo termine.
A partire dal 2013, la sezione destinata al regime dell’art. 41-bis ord. pen. è stata chiusa e, ad oggi, l’istituto di Volterra presenta un solo circuito penitenziario a media sicurezza.
Questa circostanza, assieme alla prolungata permanenza dei reclusi all’interno del carcere e al fatto che detti soggetti, una volta espiata la pena, torneranno in libertà, ha consentito negli anni di poter elaborare e avviare dei percorsi individuali per i detenuti, cercando di dare, in questo modo, concreta attuazione al principio costituzionale sancito dall’art. 27, 3 comma Cost.
La rieducazione del condannato passa, inevitabilmente, dal suo graduale reinserimento nella società e, in quest’ottica, il periodo di detenzione può essere di aiuto, potendo svolgere un’importante funzione sociale, di cui possono beneficiare non soltanto i detenuti, ma l’intera comunità.
In merito, si rileva che detta funzione assume ancor più rilievo se si considera che un detenuto reinserito nella società ha buone probabilità di uscire dai circuiti dell’illegalità e, conseguentemente, non rappresenterà più un pericolo sociale.
Molto spesso, il detenuto, una volta espiata la pena e riacquisita la propria libertà, si ritrova, da solo, a dover affrontare e convivere con il pregiudizio e la diffidenza delle persone comuni e con una società nella quale non è semplice inserirsi e creare la propria strada anche lavorativa.
È proprio questo aspetto che ha spinto alcune realtà carcerarie italiane ad attuare regimi trattamentali che consentano, con le dovute cautele, di creare ponti tra il carcere e la società esterna, cercando di abbattere quel pregiudizio e quella diffidenza che, spesso involontariamente, si creano verso i detenuti e che, in concreto, ostacolano l’opera di re-inclusione sociale di detti soggetti.
In quest’ottica, la Casa di Reclusione di Volterra ha cercato di vedere nel periodo di reclusione non soltanto una punizione ma anche un’opportunità per il detenuto di riflettere, crescere e cambiare.
Il Laboratorio teatrale all’interno del carcere di Volterra – denominato “La Compagnia della Fortezza” – nato nell’agosto del 1988 sotto la cura dell’Associazione Culturale Carte Blanche e la direzione di Armando Punzo persegue proprio l’obiettivo di superare l’isolamento e favorire il reinserimento sociale, costruendo un ponte o meglio un punto di contatto tra l’interno e l’esterno del carcere.
La mozione in esame mira a chiedere il rinnovo dell’impegno economico della Regione Toscana al sostegno dell’attività teatrale svolta dall’associazione Carte Blanche all’interno della Casa di reclusione di Volterra, visto che la l.r. 79/2019 prevedeva un impegno triennale in scadenza a fine 2022.