INTERVENTI DI LOTTA AL TABAGISMO
a cura di Redazione Ogl Toscana
16 Febbraio 2018
Proposta di legge
In data 11 gennaio 2018 è stata presentata al Consiglio Regionale della Toscana una proposta di legge su “Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute” attualmente all’esame della III Commissione.
La proposta intende predisporre un piano regionale triennale al fine di promuovere la prevenzione, la cura ed il controllo della dipendenza da tabagismo e contrastarne gli effetti negativi cercando, in questo modo, di diminuire il numero dei fumatori attivi e passivi e di ridurre gli effetti nocivi che gli scarti del fumo provocano all’ambiente.
La relazione illustrativa della proposta evidenzia come la dipendenza dal tabacco sia una patologia che ogni anno registra circa 80 mila morti, pari a circa il 20% dei decessi totali e che i 2/3 del tabacco utilizzato è inalato involontariamente da persone non fumatrici.
Se è vero che il principale ingrediente delle sigarette è il tabacco è altrettanto vero che a questo si aggiungono molti altri componenti chimici (catrame, nicotina, ossidanti..) dannosi per l’organismo umano e che causano l’insorgenza di numerose malattie per lo più respiratorie e cardiovascolari.
A quanto detto si accompagna l’impatto che il fumo in sé e la poca accortezza dei fumatori provoca sull’ambiente.
Il presente disegno di legge regionale risponde all’esigenza di rafforzare la tutela della salute degli individui, quale diritto costituzionalmente garantito (Art. 32 Cost.), che si sostanzia nel diritto all’integrità fisica e psichica intesa sia nel senso di poter godere di trattamenti medici di prevenzione e cura, sia nel senso di avere un ambiente di vita e di lavoro salubre.
La proposta di legge, che si compone di nove articoli, disciplina vari aspetti tra cui:
- l’individuazione degli interventi che dovranno costituire il piano triennale per la lotta al tabagismo che, in particolare, riguarderanno la promozione di stili di vita sani, il supporto di percorsi di disassuefazione dal tabagismo mediante l’accesso a servizi gratuiti di sostegno, la promozione di comportamenti eco-compatibili, la vigilanza sul rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici e di lavoro (Art. 2);
- l’estensione del divieto di fumo anche alle aree all’aperto limitrofe agli accessi e ai percorsi sanitari, che dovranno essere individuate dai responsabili delle strutture stesse, nonché alle aree aperte frequentate da bambini e giovani – in particolare parchi e aree gioco – al fine di prevenire la precoce esposizione degli stessi al fumo passivo (Art. 3);
- la predisposizione di appositi contenitori per la raccolta degli scarti del fumo e la promozione di campagne a favore dell’utilizzo di posacenere personalizzati e di sensibilizzazione sull’impatto ambientale del fumo (Art. 4);