Agenda

PRIMI INDIRIZZI EMERSI DAGLI STATI GENERALI DELLA SALUTE

a cura di Redazione Ogl Toscana

23 Giugno 2022

Proposte di risoluzione

In data 27 aprile 2022 è stata approvata in Consiglio regionale la proposta di risoluzione n. 184/2022 avente ad oggetto “indirizzi in merito ai principali obiettivi delle politiche per la salute della Toscana a seguito della consultazione pubblica degli Stati Generali della Salute” di iniziativa della Terza Commissione1.

Nel numero di dicembre dell’Osservatorio avevamo dedicato la sezione “Agenda” alla prima fase del percorso di riflessione e confronto sul tema della salute nel territorio toscano, denominato Stati Generali della Salute, avviato dalla Terza Commissione del Consiglio regionale e diretto a delineare una proposta di risoluzione che, mettendo in luce le priorità d’intervento riscontrate, potesse fungere da bussola per la Giunta regionale in fase di pianificazione delle future politiche toscane.

Prima di passare ad esaminare, a grandi linee, il contenuto della risoluzione, giova rammentare l’iter che ha portato all’elaborazione di questa proposta. A partire dalla primavera dello scorso anno, la Terza Commissione ha avviato un percorso di consultazioni articolati in due livelli:

  • Attivazione, sul sito istituzionale del Consiglio regionale, di una piattaforma online su cui tutti i soggetti interessati (privati cittadini, associazioni, professionisti, amministratori locali, ecc.) potevano fornire il proprio contributo2, esprimendo opinioni e, se presenti, avanzando proposte su temi specifici quali, a titolo di esempio, l’organizzazione della rete ospedaliera e delle aziende sanitarie e i loro rapporti con le articolazioni territoriali, la prevenzione, l’innovazione tecnologica, la medicina d’urgenza, la non autosufficienza e altri. Inoltre, il portale consentiva, a chi fosse interessato, di poter avanzare richiesta di audizione in Commissione3.  
  • Organizzazione, da parte della Terza Commissione, di una serie di audizioni con i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nel settore sanitario e sociosanitario toscano (organismi del sistema sanitario toscano, Terzo settore, università e istituti di ricerca etc).

Alla conclusione di questa fase partecipativa, i contributi pervenuti alla Commissione sono stati ben 1844, i soggetti che hanno fatto richiesta di audizione sono stati 65 e 78 sono stati i documenti pervenuti alla Commissione. Questi dati mettono in luce l’alta partecipazione della comunità toscana a queste consultazioni e il grande interesse che questa iniziativa e, nello specifico, questo tema ha generato all’interno della comunità.

Passiamo adesso a vedere, per punti, la consistenza dell’impegno richiesto dal Consiglio regionale alla Giunta:

  • Attivarsi nei confronti del Governo affinché venga confermato un incremento progressivo del Fondo Sanitario Nazionale e siano garantite adeguate risorse umane ed economiche per sostenere un sistema sanitario pubblico universalistico in grado, tra le altre cose, di ridurre la disparità territoriale nell’erogazione dei servizi, garantire un’adeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali e garantire tempi di attesa adeguati per l’erogazione delle prestazioni;
  • Avviare, quanto prima, la nuova programmazione sociosanitaria regionale, tenendo conto delle indicazioni del PNRR;
  • Avviare, quanto prima, la nuova programmazione sociosanitaria regionale, tenendo conto degli indirizzi emersi a seguito dell’iter partecipativo degli Stati Generali della Salute. In merito, la proposta di risoluzione provvede a indicare detti indirizzi suddividendoli in dodici macroaree, nello specifico si riportano di seguito alcune delle questioni individuate:
  1. Prevenzione e salute: Promuovere, in modo trasversale all’interno delle politiche regionali, l’adozione del principio dell’OMS “Salute in tutte le politiche”. Approfondire lo studio delle determinanti della salute, affinché i risultati possano orientare le politiche pubbliche non soltanto sociosanitarie. Rafforzare le politiche per lo sport. Potenziare il dipartimento regionale della prevenzione anche a livello di risorse umane. Riqualificare e potenziare i servizi relativi alla salute mentale e dipendenze. Proseguire con l’attuazione delle politiche in merito alla salute e sicurezza sul lavoro affinché si continui con l’esperienza del Piano Straordinario di intervento in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Migliorare le condizioni di salute della popolazione carceraria toscana. Proseguire nelle azioni volte al contrasto alla povertà ed all’emarginazione sociale in coordinamento con i diversi attori istituzionali, privati o del terzo settore. Promuovere adeguate politiche del farmaco;
  2. Governance complessiva del sistema sanitario regionale della toscana: Confermare l’impianto complessivo del Sistema Sanitario Regionale della Toscana, così come approvato dal Consiglio regionale con la l. 84/2015. Valutare la necessità di ridefinire l’organizzazione della rete ospedaliera mediante una definizione chiara della mission degli ospedali centrali e periferici. Confermare l’importanza degli Ospedali di Prossimità quali espressione del servizio sanitario regionale nei territori delle aree interne, montane e insulari per i quali dovranno essere garantiti una serie di attività, tra cui pronto soccorso e 118, servizi diagnostici e degenza internistica. Rafforzare e potenziare le reti cliniche regionali, così da realizzare processi di cura più integrati, garantendo equità di accesso ai cittadini. Rafforzare i servizi sanitari territoriali, sociosanitari e sociali integrati e il sistema di governance territoriale della Toscana incentrato sulle zone distretto. Dovrà essere costituita una Società della Salute per ogni zona distretto, così da standardizzare e rendere omogenea l’organizzazione sul territorio;
  3. Rafforzamento dell’organizzazione della sanità territoriale: Costituire, tenendo conto delle indicazioni contenute nel PNRR, una nuova rete sanitaria territoriale toscana basata sulle Case delle Comunità, Ospedali di Comunità e Centrale Operativa Territoriale (COT), stabilendo la loro modalità di funzionamento. Potenziare i servizi domiciliari in virtù del principio della “Casa come primo luogo di cura”. Confermare l’efficacia del modello delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA). Rafforzare il ruolo e la funzione delle farmacie;
  4. Digitalizzazione del sistema sanitario: Realizzare, sfruttando le opportunità offerte dal PNRR, un sistema di gestione tecnologica dell’informazione e della comunicazione unica, unitaria e condivisa a livello regionale. Sulla scia delle implementazioni digitali avviate nel periodo pandemico, potenziare la Cartella clinica elettronica unica integrata, completare il governo delle connessioni dei sistemi Ris-Pacs per la condivisione delle immagini tra aziende territoriali, ospedaliere e medici di famiglia. Implementare i sistemi di facilitazione per la prenotazione, l’accesso e il pagamento dei servizi. Predisporre la dotazione tecnologica anche al di fuori della rete ospedaliera, per consentire la piena funzionalità e la messa a sistema delle COT, delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità. Sviluppare un sistema regionale di telemedicina. Investire in sicurezza informatica;
  5. Ricerca e innovazione: Effettuare ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo nelle tecnologie mediche avanzate (chirurgia robotica) e sviluppare progetti su Big data & Analysys. Sostenere il settore della White economy5;
  6. Servizi sociosanitari, disabilità, non autosufficienza, sistema delle RSA e ruolo del terzo settore: Elaborare un sistema sempre più integrato di presa in cura complessiva della persona, migliorando la capacità di collegare i servizi sanitari territoriali con i servizi sociosanitari e con quelli per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà. Incentivare l’inclusione attiva mediante il rafforzamento delle reti territoriali di solidarietà anche attraverso l’importante contributo del Terzo Settore e di altre forme di associazionismo. Prevedere nuove azioni collegate al progetto “Vita Indipendente” rivolto alle persone con disabilità grave. Lavorare a un sistema maggiormente differenziato di servizi per la non autosufficienza in base all’entità e all’intensità del bisogno, che sia integrato con le politiche sociali degli enti locali e del Servizio Sanitario Regionale. Continuare a sostenere i progetti del Dopo di Noi. Sostenere forme innovative di social housing. Proseguire con la definizione di una strategia volta a rafforzare la programmazione e la governance pubblica della RSA;
  7. Organizzazione del sistema di emergenza urgenza: Riaffermare il ruolo “fondamentale e insostituibile delle associazioni di volontariato (Misericordie e Pubbliche Assistenze) e dei Comitati della Croce Rossa Italiana”. Riorganizzare e uniformare il sistema sanitario di emergenza urgenza. Garantire un’adeguata dotazione di personale all’interno del sistema regionale di emergenza urgenza e dei Pronto Soccorsi. Continuare a garantire il servizio regionale di elisoccorso Pegaso;
  8. Personale del sistema sanitario regionale: Attivarsi nei confronti del Governo affinché venga garantita una programmazione delle borse di specializzazione in medicina. Continuare ad affiancare alla programmazione nazionale anche una programmazione regionale. Investire nella formazione continua;
  9. Aree interne, montane e insulari: Confermare l’importanza degli Ospedali di Prossimità previsti dal SSR, per i quali devono essere previsti adeguati investimenti nella qualificazione strumentale e infrastrutturale. Attuare, quanto prima, modelli organizzativi e contrattuali incentivanti e adeguati a risolvere la problematica del reperimento di personale medico. Riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza. Sostenere il servizio di elisoccorso;
  10. Lista di attesa: Riprendere e riportare a regime il sistema già adottato nel periodo precedente la pandemia. Valutare l’ulteriore proroga dell’accordo che consente alle farmacie convenzionate di erogare una serie di servizi, tra i quali attivazione della tessera sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico, la prenotazione la riscossione di ticket, ecc. Garantire una sempre maggior efficienza dei servizi del CUP;
  11. Partecipazione e Terzo Settore: Rafforzare il ruolo del Terzo Settore nella co-progettazione e co-programmazione di servizi sociosanitari;
  12. Rafforzare la capacità di resilienza del sistema sanitario regionale rispetto al protrarsi dell’emergenza pandemica da Covid-19: Strutturare quanto prima percorsi di cura separati per i pazienti positivi o sospetti Covid-19. Favorire l’adozione di appositi programmi di sorveglianza e protocolli diagnostici multidisciplinari per il trattamento della sindrome Post-Covid. Continuare la campagna di vaccinazione anti sars-coV-2/Covid-19. Valutare l’attivazione di un protocollo per l’utilizzo dei monoclonali sui pazienti della RSA. Mantenere attivo e rafforzare il sistema di tracciamento, monitoraggio e controllo dell’epidemia.

La proposta, infine, impegna la Giunta Regionale di concerto con la Terza Commissione consiliare anche su altre questioni, quali:

  • Costituire la figura dello psicologo di base all’interno dei servizi sociosanitari territoriali della Toscana;
  • Costituire una Società della Salute per ogni Zona distretto;
  • Istituire un organismo per la programmazione da affiancare al Direttore Generale;
  • Rivedere la composizione del consiglio dei sanitari delle aziende unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliero-universitarie;
  • Incentivare la presenza di medici nei presidi ospedalieri e territoriali delle zone disagiate e interne;
  • Riconoscere e valorizzare il ruolo del caregiver familiare;
  • Emanare provvedimenti a favore delle persone più vulnerabili al fine di riconoscere ai cittadini italiani senza dimora la possibilità di iscriversi nelle liste degli assistiti delle aziende unità sanitarie locali;
  • Complessiva riforma dell’Agenzia Regionale di Sanità.

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1 La terza Commissione del Consiglio Regionale toscano si occupa di tutela della salute, politiche sociali e del terzo settore, edilizia ospedaliera, politiche per la casa, sanità animale e veterinaria, attività di prevenzione, emigrazione, immigrazione e sport. Attualmente il Presidente è Enrico Sostegni.
2 Il Portale consentiva anche la possibilità di caricare documentazione che poteva essere posta a sostegno di una richiesta di audizione o semplicemente costituire una proposta di riforma/intervento.
3 È opportuno precisare che i privati cittadini in quanto tali non poteva avanzare tale richiesta, fatta eccezione per il caso in cui essi agissero come “rappresentanti di un soggetto portatore d’interesse”. 
4 Un considerando della proposta di risoluzione in esame precisa che dei 184 contributi pervenuti quasi 1/3 provengono da privati cittadini tra i 30 e gli 80 anni.
5  Con il termine white economy si intendono tutti quei settori che offrono beni e servizi di natura sanitaria e espletano anche attività di ricerca.