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SANZIONI PIU’ PESANTI PER I DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO RELIGIOSO

a cura di Redazione Ogl Toscana

16 Febbraio 2018

È stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 01 febbraio 2017 la mozione n. 622 “In merito alla necessità di tutelare la sensibilità degli individui e delle collettività aderenti a confessioni religiose” con 24 voti favorevoli, 3 contrari e 7 astenuti. La mozione evidenzia una preoccupazione da parte del Consiglio circa le sempre più frequenti condotte di vilipendio e danneggiamento aventi ad oggetto i beni della tradizione cristiana. Questi atti non danneggiano soltanto i simboli sacri di una religione, quale nel caso specifico quella cristiana, ma vanno a deturpare e rovinare un meraviglioso ed antico patrimonio culturale della Regione Toscana. In tal senso, la cronaca locale ha riportato numerosi casi di vandalismo che hanno riguardato la chiesa di San Giovanni al Gatano nel quartiere di porta a Mare a Pisa, la Collegiata di Sant’Andrea a Empoli, il Duomo di Pontremoli – nel quale è stato danneggiato il paliotto ottocentesco che arredava l’altare frontale – il presepe di Piazza del Campo a Siena, la sagoma in legno della Madonna ad Arcidosso (Grosseto) e tanti altri. Con la presente mozione il Consiglio impegna la Giunta regionale ad “attivarsi presso il parlamento e in conferenza StatoRegione perché siano inasprite le pene già previste dal titolo IV del Codice Penale ed in particolare dell’articolo 404cp”. Nello specifico l’art. 404 c.p., rubricato “Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose”, al comma 1 punisce chiunque offendendo una confessione religiosa, in luogo destinato al culto o in luogo pubblico o aperto al pubblico, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose. Al comma 2, invece, si punisce chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto.

NOTAQuesti eventi, posti in essere senza alcun apparente motivo, vanno a detrimento della cultura e della storia del nostro Paese e, in particolare, della nostra Regione piena di bellezze artistiche che tutti noi abbiamo il dovere di difendere. Gli avvenimento sopra richiamati evidenziano la necessità di lavorare non soltanto sulla cultura della tolleranza delle religioni ma anche e soprattutto su quella del rispetto per l’inestimabile patrimonio artistico ed architettonico che la storia ci ha lasciato e di cui dovremmo fare tesoro. Ci auguriamo che questa mozione possa sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare le istituzioni competenti affinché si intervenga in questa materia con una disciplina più rigida verso coloro che pongono in essere questi insensati atti di vilipendio e danneggiamento.

(Mozione n. 622 approvata nella seduta del Consiglio regionale del 01.02.17)